SAPORI DI UN TEMPO

 

 

Sdraiato su una panca

gli occhi rivolgo

 al tetto  della vecchia baracca

ricoperto di tegole

 di nerofumo annerite,

 e ripercorro pensieri antichi.

 Un focolare ed un ceppo ardente,

un tavolo, alcune sedie,

 un pagliericcio in un canto,

 una porta con portello,

l’odorosa botte,

l’attaccapanni tarlato,

 realtà di tempi che furono,

 quando la ricchezza

pareva povertà,

quando le cose usate

avevano una loro storia.

 Un gatto graffia la panca,

 rivedo  la nonna

 dai bianchi capelli ornata

dal lungo vestito rigonfio

al focolare seduta,

dispensatrice di carezze.

Dalla finestra una brezza

 lambisce la pelle.

 Vecchia baracca

coi ricordi ricostruita

per rivivere  antichi momenti

nella memoria scolpiti,

 vecchia panca

fatta a dar  riposo

alle membra stanche

 per il lavoro nei campi,

 vita di un tempo,

 sapori perduti.

                                                                        Salvatore  Calabrò