Agrigento, 13 marzo 2005, Festa del "Mandorlo in fiore".
 Il ricordo di quella sfilata di gruppi folkloristici ( almeno trenta)
di paesi diversi in una festa di solidarietà tra i popoli,

tra i segni della primavera in arrivo ( i mandorli in fiore),

e i templi della vallata hanno fatto nascere  queste riflessioni.

La primavera della vita

 Si muove  l’allegra compagnia

per le agrigentine strade

per ammirare folklorici gruppi,

insieme in movimento

con tamburelli, flauti, fischietti,

armoniche, cornamuse;

si intrecciano i canti,

si fondono i suoni,

 distinti, in una sola melodia;

nei costumi corrono i colori 

per unire popoli

in un mito mai tramontato

di mandorli tra i templi fioriti,

 altari di riti propiziatori

del genio greco maestose vestigia,

ad annunciare  la primavera in arrivo.

 Rinasce la vita in un comune linguaggio

di sguardi e sorrisi di gente diversa

 Quali fiocchi di neve, bianchi e rosa,

 i fiori dei mandorli  invitano

operose api al  nettare delizioso,

da uno all’altro il polline trasportano

 insieme ai geni di fecondi frutti;

tale è l’amore insito nell’uomo,

germe di vita tra popoli diversi.

Vibrano le colonne  del tempio

 su note di esotiche musiche

 di paesi lontani  ma vicini nel cuore;

 nell’aria della valle  echeggiano

e spargono per il mondo

messaggi di pace

 per segnare un’epoca nuova.

 

                                                                                                                                           Salvatore Calabrò