IL QUARTO ALLARGAMENTO

Nell’aprile del 2003, ad Atene, sono stati firmati i trattati per l’adesione di altri 10 Stati (Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia ed Ungheria) che, come già detto all’inizio di questo documento, sono entrati nell’Unione il 1° maggio del 2004. Per Bulgaria e Romania c’è uno slittamento di due anni. La Turchia è candidata, ma senza data di ingresso. Si trattava del 4° allargamento nella storia dell’Unione.

 

Le modifiche per gli organi istituzionali europei, derivanti da quest’allargamento, sono stati definite nel Consiglio di Nizza del dicembre del 2000. le principali sono le seguenti:

·        Commissione = dal 2005 ne faranno parte un rappresentante per ogni Stato (quindi GE, GB, FR, IT e SP perderanno un rappresentante);

·        Parlamento europeo = gli eurodeputati saliranno da 626 a 732 e vi sarà una ridistribuzione di seggi (l’Italia passa da 87 a 72);

·        Riponderazione dei voti = è stato l’accordo più faticoso. Il principio adottato è quello che il numero dei voti corrisponde al peso demografico (GE, FR, GB ed IT ne hanno 29). Nelle votazioni a maggioranza qualificata si dovranno verificare due condizioni: la decisione deve essere sostenuta dalla maggioranza dei Paesi membri ed ogni Stato potrà chiedere di verificare se il “peso” degli Stati che hanno sostenuto la decisione sia pari ad almeno il 62% della popolazione dell’Unione (IT = 11,97%);

·        Estensione del voto a maggioranza = sono passate alla maggioranza qualificata una trentina di disposizioni rispetto alle 75 precedenti (per quelle più delicate ed importanti, sussiste il diritto di veto degli Stati);

·        Cooperazioni rafforzate = un gruppo di almeno otto paesi può lanciare una “cooperazione rafforzata” (ne è esclusa la difesa).