Intervista al quotidiano “Il Tempo”,
pubblicata nell’agosto del 2009.
Ivana Spagna:
"Una canzone per i nostri soldati in missione"
L'artista andrà in visita in Afghanistan e canterà "Sentinella" davanti ai
militari italiani in missione di pace.
A fine anno prevista l'uscita del nuovo album
della cantante veneta.
«Mi hanno chiesto di cantare per i
militari in Afghanistan e io accetterò». All'indomani degli attacchi contro i
nostri soldati, Ivana Spagna spiega il motivo che l'ha spinta a interpretare
«Sentinella», la canzone composta dal Generale Antonino laria
e dedicata
ai militari italiani impegnati in missioni di pace all'estero.
Ivana Spagna, perché ha deciso di interpretare una canzone come «Sentinella»?
«Il progetto è nato quasi per caso ma,
dopo gli ultimi avvenimenti afghani, assume un valore ancora più particolare. Sono stata
trascinata dall'entusiasmo del Generale Iaria che, oltre a essere una persona eccezionale, è un vero
vulcano di idee».
Nella
canzone si parla dell'amore di una donna per una sentinella in missione all'estero. Lei cosa pensa
dell'impiego di militari italiani nelle zone calde del pianeta?
«Stimo tantissimo i nostri soldati. Uomini e donne che
rischiano la vita ogni momento. Io non sarei
mai in grado di farlo. Per questo quando mi hanno proposto di cantare questa canzone all'estero ho pensato subito di
accettare. Avrei la grande occasione di alleviare le sofferenze dei nostri soldati e di regalare loro
un sorriso».
Negli ultimi tempi ha
partecipato anche ad altre iniziative di solidarietà. Una su tutte il concerto in favore
dell'Abruzzo allo stadio San Sìro di Milano. Con quale spirito è salita su quel palcoscenico?
«Quando mi hanno chiamato ho detto subito di sì. Sento il
dovere di fare qualcosa per chi è stato meno
fortunato: bambini in difficoltà, animali abbandonati, senza tetto. In questi
casi un piccolo gesto può essere molto importante, anche solo dar da mangiare a
un gattino affamato».
Dietro
le quinte di San Siro che atmosfera si respirava tra le donne della canzone?
«Eravamo affiatatissime.
Senza alcuna competizione tra noi. E poi il pubblico era fantastico. Decine di
migliaia di persone che ballavano e cantavano all'unisono davanti ai
miei occhi. Un'esperienza indimenticabile».
A
proposito di collaborazioni. Di recente anche il duetto con Loredana Berte.
Com'è nato il vostro progetto?
«Ci divertiamo molto a lavorare insieme ma le assicuro che
non è affatto semplice».
Cosa intende dire?
«Loredana cambia idea sulle cose continuamente e con lei è
difficile pianificare le promozioni. In ogni
caso è stata una bella esperienza».
Pensate di collaborare ancora in
futuro?
«Beh...vedremo. Intanto nell'album di
Loredana c'è un brano di cui sono autrice che si intitola
"Father". Questa canzone farà parte della
colonna sonora di un film che uscirà in autunno e parlerà dei figli di
Chernobyl. Sono molto orgogliosa».
Oltre alla canzone per le
sentinelle italiane, quali sono i prossimi progetti?
«Ce ne sono almeno due in ballo. Uno in
italiano e uno in inglese. A dire la verità non so ancora quale dei due verrà
realizzato. In questo periodo della mia vita amo decidere di volta in volta, lasciandomi trascinare delle emozioni. Intanto fino a fine
settembre continuerò con i concerti dal vivo».