IL QUARANTENNALE VISTO DA …. MADRID

(dall’inviato speciale del 19°)

 

Forse non tutti sanno che le origini di Madrid risalgono a più di 1000 anni, momento in cui l'emiro di Cordoba, Muhammad I (intorno all'850) decide di costruire la fortezza di Magerit (madre delle acque) allo scopo di fronteggiare i cristiani provenienti dal nord.

 

Di quella Madrid, che rimase sotto il dominio musulmano per circa 200 anni, rimangono soltanto alcuni resti di mura e qualche minareto trasformato in campanile.

 

Nel 1100 circa, Alfonso VI  riporta Madrid (e Toledo) sotto i cristiani senza bisogno di lottare, ma quel territorio assume una certa importanza solo nel 1200 (sotto Alfonso VIII) quale ambita zona di caccia, per la ricca presenza faunistica del monte del Pardo.

 

Più tardi, la lotta che si scatena per occupare il trono si conclude a favore di Isabella e, successivamente, del nipote di questa Carlo I.

 

La vita di Madrid, allora città piccola e mal collegata, cambia radicalmente nel 1561 quando il Re Filippo II  decide di stabilirvi la propria corte ed avvia la costruzione del monastero di San Lorenzo del Escorial.

Da questo momento, nobili, funzionari ed artigiani fissano la propria residenza nella città e cominciano a costruirvi numerosi palazzi e conventi.

 

Con Filippo IV Madrid vive un'epoca di splendore  e si converte in una sontuosa corte che dà il via allo sviluppo culturale, sociale, economico e politico del cosiddetto "secolo d'oro".

 

Con la dinastia dei Borboni le esperienze oltre frontiera (soprattutto in Italia) portano nuove idee per numerose trasformazioni che vanno a migliorare l'aspetto della città.   In questo periodo si costruiscono la "Porta di Alcalà ", il" Palazzo Reale" , il giardino botanico e molti degli edifici più emblematici della città.

 

Carlo III, il miglior sindaco di Madrid, e' il monarca più rappresentativo di questo spirito rinnovatore.

 

Nel maggio del 1808 gli abitanti di Madrid si ribellano all'invasore francese (truppe di Murat) ma subiscono una  violenta repressione che il Goya rappresenta in un suo famoso dipinto.

 

Nel secolo XIX Madrid risente del clima di instabilità politica che vive tutto il paese per i contrasti tra liberali e conservatori, ma due grandi opere permettono alla città un salto di qualità e la fine dell'isolamento geografico:

-la costruzione del canale Isabel II che porta finalmente l'acqua;

-la realizzazione della ferrovia.

 

All'inizio del XX secolo la città vive un nuovo periodo di splendore culturale grazie ad eminenti artisti ed intellettuali quali Garcia Lorca, Bunuel, Ramon y Cajal  ecc.

 

Nell'aprile del 1931, i repubblicani vincono le elezioni ed Alfonso XIII e' costretto all'esilio.

 

Nel 1936 scoppia la guerra civile che si prolunga fino al 1939 .

Al termine di questo conflitto, a Madrid si trasferisce tutto l'apparato amministrativo/burocratico della nazione e la città si sviluppa considerevolmente.

 

Dopo un periodo di transizione politica (franchista), il 6 dic.1978 il popolo spagnolo approva il referendum sulla costituzione  ed il paese inizia il cammino della democrazia non senza difficoltà (tentativo di colpo di Stato).

 

Oggi Madrid e' una città moderna e funzionale che accoglie un gran numero di visitatori grazie all'interesse culturale (musei del Prado, Reina Sofia, Tyssen), alla sua animata vita notturna (movida), al carattere cosmopolita ed aperto della gente.

 

Anche qui, sulla meseta, c'e' un allievo del 19^ Corso d'Hdemia  che freme ed attende con crescente emozione il 40ennale.............quanti fazzoletti asciugheranno le sue lacrime!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

A presto. 

 

Bruno Garibaldi   (detto Garibù)