DECESSO DI GIAN MAURIZIO PALLONE

Alle ore 08.00 del giorno 3 febbraio 2011, Gian Maurizio Pallone si è tolto la vita!

E’ stato terribile aver appreso tutto ciò ed è ancora più penoso dover comunicare a tutti Voi questa tristissima notizia.

Gian Maurizio (ormai stabilitosi a Terni) ha telefonato ai Carabinieri annunciando che stava per suicidarsi. La moglie che era nella stanza a fianco, ha sentito allora un colpo di pistola. E’ subito accorsa ed ha trovato Gian Maurizio ormai deceduto.

Aveva predisposto tutto, finanche le disposizioni per le sue esequie. Ha lasciato scritto di non volere i funerali, ma di essere subito cremato con successiva dispersione delle ceneri in mare.  

Era sofferente da tempo e la sera aveva bisogno di ricorrere all’ossigeno, ma nulla faceva presagire tutto questo.

Tutti quanti noi del 19° Corso abbiamo ben conosciuto le Sue adamantine qualità morali e di carattere.  E siamo tutti profondamente rattristati di fronte a questa notizia che ci lascia veramente sgomenti.

Esprimiamo alla sua famiglia (la moglie ed il figlio – Maggiore del Corpo Tecnico dell’Esercito-) la nostra solidarietà più profonda. Recapito della famiglia = Viale Brenta 14 = 05100 Terni. Telefono 0744-275774.

 

 

IL RICORDO DI ALCUNI COLLEGHI

ALLIEVO

RICORDO/COMMENTO

PAVANO

Caro Carmine, ho letto la Tua comunicazione, riguardante il nostro collega Pallone, ieri sera e, di getto, ho fatto delle personali mie considerazioni da inviare a tutti, ma non sono riuscito a farlo per mia incapacità, per cui Ti incarico di farlo Tu, se lo ritieni opportuno.

E’ sempre triste apprendere che uno di noi “è andato avanti”, ma lo è ancor più sapendo che lo ha fatto per sua libera scelta. Ciò mi fa pensare a quali traumi ha dovuto vivere il nostro Gian Maurizio per giungere a tale  passo.

Certo, per noi che non gli vivevamo accanto, una tale scelta non è comprensibile. Ma non sappiamo quali traumi personali ha dovuto affrontare e quali sacrifici ha dovuto chiedere, anche se malvolentieri, a coloro che gli stavano vicino, specialmente sua moglie.

Noi lo ricorderemo ai tempi dei nostri vent’anni, a come scherzavamo insieme, a come lo prendevamo in giro, a come non si offendeva mai, a come era “compagnone” e sempre allegro e disponibile.

Ci mancherà il nostro Gian Maurizio e spero che dovunque si trovi, possa leggere questa mail  e quelle che tutti gli altri avranno anche solo pensato per fargli comprendere che tutti noi siamo dalla sua parte e che non lo dimenticheremo, in attesa che, quando sarà il nostro turno, ci potremo ritrovare  a ridere e scherzare come ai tempi spensierati.

Un affettuoso saluto, da estendere a tutti i suoi cari. Giuseppe Pavano.

PAOLINI

Carissimi Voi tutti,
 è comprensibile e purtroppo da accettare che in mezzo a tutto questo frastuono politico, sociale, economico, che Colui di Noi che sta male di suo di salute, possa sentirsi desideroso di morire per stile e forma di vita, dignità, onore ecc. 
A volte la solitudine interiore, la possibilità di relazionarsi con coetanei con persone di spessore, la concomitanza di una qualità di vita degradata da una malattia che ti attacca sempre di più può portarci ad una fragilità e a quanto oggi costernati siamo a commentare.
Siamo vicini ai Familiari siamo tutti un più consapevoli che non è da Noi giudicare questa decisione ponderata da tempo ma caricarci di entusiasmo per essere sereni ed ancora propositivi per non dare dispiacere ai nostri cari ed essere trainanti fino alla fine.
Belle parole, ma la verità è nella fragilità di Noi tutti e in una solitudine interiore che a volte non si riesce a gestire.  
Ricordo Gian Maurizio Pallone e recito per lui un saluto dignitoso e rispettoso ...  ed a Noi un momento di riflessione e di solidarietà reciproca ... oggi è difficile parlare con delle persone ... c'è solo una folla intorno a Noi che non ci vede, non si sposta, urla, ci ferisce e non sa dove sta andando... mancano i valori e soprattutto spesso manca un vero e caro Amico...!
Ciao Maurizio, da un Carlo Paolini che ha vissuto e vive nel mondo civile delle tristezze ancora maggiori ... ho perso gli Amici più cari ...

LUPO

Sono molto triste per tutto ciò che è successo. Il Signore è grande e saprà perdonare il gesto del nostro caro collega e amico Gianmaurizio, anzi lo ha già perdonato perché il Signore ama tutti noi di un amore profondo. Noi tutti sicuramente lo ricorderemo con il suo grande sorriso, per la sua disponibilità, ma sopratutto per la sua cordialità. Sono andato a vedere la foto del quarantennale e Lui in 1^ fila con il bel sorriso ci sembra dare l'arrivederci in un mondo migliore dove non ci sono più gli affanni di questa vita, ma la bellezza del creato. Ciao Maurizio.

ZUCCHI

E' terribile !! Mi dispiace enormemente. Lo ricordo benissimo, pur non essendo della mia compagnia, anche perché il primo anno d'Accademia aveva preso il primo premio per la conoscenza dell'Inglese. Se così ha deciso è perché soffriva troppo ed ha avuto un grandissimo coraggio nello scegliere  lui come concludere la Sua vita. Mi dispiace tantissimo, ma consoliamoci nella certezza che questo è un gesto di grande coraggio e non di vigliaccheria. Ricordiamolo così.

Un abbraccio a Lui ed alla Sua famiglia che soffre.

PIROTTI

Ho un ricordo molto vivo e presente del caro Maurizio. Nel corso della vita militare le nostre strade non si sono incrociate spesso ma ogni volta ho trovato Maurizio affettuoso, sereno e pienamente disponibile; l'ultima volta l'ho sentito telefonicamente per motivi di lavoro 4/5 anni fa.

Non conosco personalmente la famiglia, ma mi fa piacere far sapere alla moglie e al figliolo che Maurizio  sarà sempre nei miei pensieri con grande affetto.

DE LUCA P.

Solo oggi ho saputo e sono profondamente addolorato per la scomparsa dell’amico Gian Maurizio Pallone. Esprimo alla famiglia tutta il mio più sentito cordoglio stando affettuosamente vicino, pregando e implorando la Divina Misericordia.

 

Un bellissimo messaggio pervenuto dal figlio di Gian Maurizio

Gentili Soci dell'Associazione Allievi del 19° Corso dell'Accademia Militare di Modena, 

sono venuto, per fortuito caso, a conoscenza del vostro sito e dell'affettuosa attenzione che avete riservato al decesso di mio padre.

A completamento di quanto avete già' scritto, posso solo dire che ha vissuto con un entusiasmo e una energia che non potevano accettare di essere soggiogati da una infermità invalidante, trasfigurando la sua persona da accuditore in gravoso accudito.
Forse un pensiero come il suo sfiora tanti: lui ha avuto la determinatezza di portarlo a compimento.
Saluto tutti i suoi Colleghi del 19° Corso, con cui ha condiviso un lungo momento di intensa gioventù e, in taluni casi, anche frangenti di maturità, ringraziandovi per il caloroso saluto che avete voluto dedicargli.

  Il figlio = Magg. Co. Ing. Marco Pallone