Gesù il Nazzareno ed il mondo militare del Suo tempo

 

In verità mi aspettavo che il mio collega storico mi inviasse un cicchetto ( io ho la quasi certezza che l’autore della sezione della Storia sia il nostro caro Carmine. Riconosco la sua competenza, la sua passione ed anche la sua precisione strategica da…Comandante!)

La data alla quale gli storici moderni fanno risalire la probabile nascita di Gesù è il 6 avanti e non dopo C. Perdonatemi, la colpa è dell’età.

 

Riprendendo il discorso abbiamo visto quale era la situazione della Giudea.

 

Al nord della stessa c’era un’altra regione, la Galilea, che i Romani facevano finta di far governare da un reuccio locale, il famigerato Erode. Vi risparmio i motivi diplomatici per cui si era arrivati a questa soluzione, ma in realtà anche in quella zona l’Impero esercitava un potere quasi assoluto, essendo Erode un collaborazionista la cui fedeltà era direttamente proporzionale alla sua paura di rimetterci la testa.

Ovviamente al suo fianco c’erano dei consiglieri militari che lo sorvegliavano da vicino, ma, tra le altre piccole autonomie, i Romani gli lasciavano una discreta fetta delle tasse riscosse ed anche la facoltà di condannare a morte, cosa invece che non era consentita ai preti che governavano la Giudea.

Ecco perché Erode poteva far tagliare la testa a Giovanni il Battista, dopo la danza della nipote e figliastra Salomè, mentre Gesù dovette essere sottoposto al giudizio di Pilato.

 

Ad entrambi poi era consentito avere una piccola milizia personale con funzioni di guardia del corpo e polizia locale, che generalmente aggiungeva violenza alla violenza romana.

 

Ed era proprio in Galilea che Maria, in uno sperduto villaggio di nome Nazaret, riceveva la notizia che avrebbe messo al mondo il Salvatore.

 

Il quale Salvatore incontra, quasi all’inizio della Sua missione, un militare romano, un Centurione. Leggiamo cosa ci racconta Matteo al Cap.8 versetti 5-13

  

5 Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: 6 “Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente”.

7 Gesù gli rispose: “Io verrò e lo curerò”. 8 Ma il centurione riprese: “Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9 Perché anch’io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Va’, ed egli va; e a un altro; Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fa’ questo, ed egli lo fa”.

                                                                                                                                                               10 All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: “In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. 11 Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, 12 mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti”. 13 E Gesù disse al centurione: “Và, e sia fatto secondo la tua fede”. In quell’istante il servo guarì.

 

Accidenti! Secondo la logica dei miei amici pacifisti mi sarei aspettato che Gesù lo cacciasse via, o gli facesse una severissima predica, imponendogli di buttare immediatamente le armi, o che so, di rinnegare il suo stato sociale e così via , invece non solo lo accontenta immediatamente, ma ne è anche ammirato e lo indica ad esempio ai suoi compatrioti (i figli del regno) che potranno anche essere cacciati nelle tenebre, mentre i molti che verranno dall’oriente e dall’occidente ( il centurione ) potranno sedere in paradiso.

 

  Ne è anche ammirato! Ora il Figlio di Dio non è un uomo qualsiasi che può essere ingannato dalle apparenze, dalle capacità recitative, dallo stato sociale; Egli vede nel profondo di quest’uomo e constata che la sue fede è autentica.

 Ma chi era questo soldato e che ci faceva in un villaggio di pescatori ?

Da quanto letto sopra, sappiamo solo che era un Centurione. Se andate nella sezione della Storia del nostro sito potete leggere uno splendido studio sulla Legione romana, ma mi sia consentito ancora una volta di fare uno zoom su questo grado militare.

 

Era una figura basilare della struttura di comando ed esercitava il suo compito a vari livelli: se non vado errato , ve ne erano sei per ogni Coorte ed il più anziano (il prior) comandava tutta la Coorte; era anche il responsabile delle insegne sacre della sua unità e della Legione. Originariamente scelto tra i migliori soldati, guadagnava centinaia di sesterzi all’anno, avendo una paga inferiore solo a quella del tribuno, e, se ci arrivava dopo circa vent’anni di servizio, aveva una cospicua pensione, terre in donazione e, a partire da Augusto, l’elevazione al rango equestre con la possibilità di ricoprire incarichi di prestigio. Fedelissimo alle tradizioni religiose, devoto totalmente all’imperatore al quale faceva giuramento di fedeltà, al Legato comandante di Legione, sedeva in consiglio con i Tribuni. Terribile custode della disciplina, il suo segno di comando era il tralcio di vite usato come frusta alla minima mancanza, temerario in battaglia combatteva senza scudo e con l’elmo di traverso per dimostrare il suo sprezzo del pericolo

Era generalmente proveniente dalle migliori genti italiche, Sabina e Bruzzo, ove imparava il disprezzo per le mollezze; non discuteva mai gli ordini e non tollerava che i suoi fossero messi in discussione. Poteva anche essere distaccato nei regni alleati con funzioni di consigliere militare, ed in questo caso diventava uno strapagato funzionario di quel re.

Ovviamente questo è un quadro un po’ rozzo del personaggio; per farci un’idea leggiamo cosa lo storico Livio (Livio XL II,34) mette in bocca ad un volontario veterano circa intorno al 170 a.C. :

“Io sono Spurio Ligustino, e vengo dalla regione sabina. Mio padre mi lasciò un acro di terra e la casa dove sono nato e cresciuto e dove ora vivo. Ho sei figli e due figlie, entrambe ora sposate. Fui arruolato sotto il consolato di P. Sulpicio e C.Aurelio; prestai servizio per due anni come soldato semplice nella guerra contro Filippo. Nel terzo anno come ricompensa al merito T.Q. Flaminio mi nominò Centurione della decima centuria degli Astati; dopo la sconfitta di Filippo andai subito in Spagna al seguito di M.Porcio che mi ritenne degno di una promozione ad un grado più elevato tra i Centurioni…….

Per quattro volte in pochi anni sono stato Centurione Prior di una Legione. Sono stato ricompensato trentadue volte per meriti dai miei generali ed ho ricevuto sei corone civiche. Ho preso parte a ventidue campagne ed ho superato i cinquant’anni “

 

   Direi che , in generale , erano gente tosta , che ne dite ?

 

 

Cafarnao era un villaggio sul Lago di Tiberiade lungo la Via Maris ed era probabilmente sede di un distaccamento militare di una certa consistenza, come testimoniano le rovine che ancora sono visibili sul posto; li, questo signore della guerra che aveva diritto di vita o di morte, si scomoda per uno schiavo, cioè una cosa che poteva facilmente essere rimpiazzata, certo non gli mancavano le possibilità economiche.

E si dichiara indegno, lui romano, di ricevere in casa sua quel “Pezzente”, di riceverlo in quella casa davanti alla quale ogni mattina si accalcava una folla di clienti per implorare un qualche favore. Sapeva certo che un ebreo non poteva frequentare case romane, ma non gli dice : “ Ei amico, so che non puoi venire da me, vediamo di aggiustarla qui fuori .”, si dichiara indegno.

 Riconosce quindi la Signoria di Gesù sulla malattia, sulla vita e sulla morte nei termini che gli sono abituali, prendendo a paragone la disciplina assoluta che lo ha accompagnato nel suo servizio, senza tante disquisizioni filosofiche o teologiche.

 

Riconosce Gesù come Dio , perché la morte la possono dare in tanti , lui compreso, ma la vita la può dare solo Dio. Pensate che per secoli la Chiesa nelle sue celebrazioni  ha ripetuto le parole di quest’uomo : “Signore non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma dì solo una parola…………”

 

Niente male direi per uno che probabilmente di gente ne aveva ammazzata abbastanza!!

Alla prossima vedremo cosa ci raccontano in merito gli altri Evangelisti. Un abbraccio.