LA STORIA DI ABRAMO = 4^ PUNTATA

 

 

 Sarai, moglie di Abram, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, Sarai disse ad Abram: “Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli”. Abram ascoltò la voce di Sarai.  Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nel paese di Canaan, Sarai, moglie di Abram, prese Agar l’egiziana, sua schiava e la diede in moglie ad Abram, suo marito. Egli si unì ad Agar, che restò incinta.

 

Insomma la realtà è che gli anni passano ma di figli non se ne vedono. Allora entra in campo il cosi detto “buon senso” del tipo “aiutati che Dio ti aiuta” cioè vediamo di risolvere il problema con la nostra intelligenza. Ed in effetti esisteva una consuetudine tribale che permetteva all’uomo di mettere incinta una concubina, e se questa partoriva sulle ginocchia della padrona, il figlio era considerato come partorito dalla padrona stessa. “ E’ vero ! –pensa Abramo- forse Dio ha in mente proprio questo, come mai non ci ho pensato prima ?” E naturalmente arrivano subito i problemi.

Agar, rimasta incinta, comincia a comportarsi da padrona e Sara, da buona moglie che non vuol cedere il comando, la tratta da cani e continua a brontolare con Abramo fin che questi, spazientito, acconsente alla cacciata della schiava.

Sola nel deserto anche Agar riceve una profezia: nascerà Ismaele che avrà una grande discendenza (ovvero gli Ismaeliti cioè gli Arabi) molto bellicosa e molto avversa ai propri fratelli (e pare che in questo non ci siano dubbi anche oggi!) però al momento riceve anche l’ordine di tornarsene buona buona da Sara e sottomettersi a lei.

Arrivato a novantasei anni il nostro si ritrova con un figlio, Ismaele, non partorito da Sara e non riconosciuto da Dio, che gli ribadisce la discendenza, anzi, ci mette un carico da mille imponendogli un atto di sottomissione  a garanzia del patto stretto con lui: la famosa circoncisione. Questa era già praticata dalle tribù nomadi, soprattutto in funzione matrimoniale e forse anche con un occhio all’igiene, e consisteva nel tagliare un pezzetto di pelle del prepuzio sul pene. Qui assume un aspetto sacro come segno di consegna totale al patto dell’Alleanza tra Dio ed il suo popolo e mi risulta che sia ancora praticata nell’ambito dell’Ebraismo.

 

“Facciamo anche questo” avrà mormorato Abramo e si ritira alle querce di Mamroe sempre sperando di avere un poco di pace. Qui avviene uno strano episodio che avvalora la potenza della preghiera, quando viene fatta con fede. Vi ricordate il quadro della puntata precedente? Ebbene, mentre se ne sta a sonnecchiare sotto la quercia dopo aver ben pranzato, vede tre individui che riconosce come angeli (annunziatori) o addirittura come lo stesso Signore e li invita a mangiare. Strano il numero tre! Non ricorda la Trinità?  E qui altra profezia :

 

 

Poi gli dissero: “Dov’è Sara, tua moglie?”. Rispose: “È là nella tenda”. Il Signore riprese: “Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio”. Intanto Sara stava ad ascoltare all’ingresso della tenda ed era dietro di lui. Abramo e Sara erano vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. Allora Sara rise dentro di sé e disse: “Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!”. Ma il Signore disse ad Abramo: “Perché Sara ha riso dicendo: Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia? C’è forse qualche cosa impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te alla stessa data e Sara avrà un figlio”. Allora Sara negò: “Non ho riso! ”, perché aveva paura; ma quegli disse: “Sì, hai proprio riso”.

 

A dire il vero ci sarebbe da ridere e come!

 Questi angeli o il Signore stesso si sta recando a distruggere Sodoma per il noto motivo (la Chiesa è contro l’omosessualità non contro gli omosessuali) ed Abramo comincia a mercanteggiare il numero delle vittime :

“ Ma come, li ucciderai tutti ? E se ci sono cinquanta giusti, o quaranta, o trenta, o venti, o dieci, o cinque? “ ottenendo la promessa di risparmiare quanti da lui richiesti, ed anche e soprattutto suo nipote Lot , da buon capo clan. “Non posso rifiutare quanto mi chiede il mio amico Abramo!” dice il Signore. Allora coraggio, vale anche per noi, ricordandosi che il nostro non è il Dio aspirina (hai mal di testa? prendi un’aspirina e ti passa quasi subito!) ma ha i SUOI tempi, come vediamo in questa storia.

Gli abitanti di Sodoma non accolgono il Signore ed è sostanzialmente per questo che la città viene distrutta con tutti i suoi abitanti; se avessero detto : “ Signore perdonaci” sarebbero stati salvati ed amati, così come se Adamo avesse detto: “Signore perdonaci” tutto sarebbe stato diverso!

 

Lot viene salvato insieme a sua moglie e le figlie, ma la moglie si volta indietro durante il terribile evento e viene tramutata in una statua di sale. Perché? Il voltarsi indietro è segno di nostalgia per la vita precedente ed allora resti lì fermo, senza speranza come uno zombi.

Il mio caro amico Maurizio Lauro mi ventilava la possibilità che in qualche modo nella Bibbia fosse presente anche l’incesto. Come no! Il signore sa trarre il bene dal male, come già detto ! Lot scappa e:

 

si stabilì in una caverna con le sue due figlie. Ora la maggiore disse alla più piccola: “Il nostro padre è vecchio e non c’è nessuno in questo territorio per unirsi a noi,  secondo l’uso di tutta la terra. Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre”. Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. All’indomani la maggiore disse alla più piccola: “Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e và tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre”.  Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre. La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi. Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò “Figlio del mio popolo”. Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi.

 

Ecco perché la Bibbia va letta alla luce della fede , come storia dell’intervento salvifico di Dio nei riguardi di una umanità che viene educata adagio, adagio, senza salti, altrimenti ci si può anche scandalizzare.

E FINALMENTE :

 

Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato.  Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito. Abramo circoncise suo figlio Isacco, quando questi ebbe otto giorni, come Dio gli aveva comandato. Abramo aveva cento anni, quando gli nacque il figlio Isacco. Allora Sara disse: “Motivo di lieto riso mi ha dato Dio: chiunque lo saprà sorriderà di me!”. Poi disse: “Chi avrebbe mai detto ad Abramo: Sara deve allattare figli! Eppure gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia! ”.

 

E’ proprio il Dio dell’impossibile ! Alla prossima